Avilés
Camino del Norte
Avilés è una città che merita di essere visitata. Il centro storico è un nodo ben conservato di strette strade acciottolate, fiancheggiate da case multicolori sedute in cima a portici in pietra calcarea, che si aprono in piacevoli piazze: la Plaza de Espana e la Plaza de Mercado.
Per quanto riguarda i monumenti, le tre chiese principali della città non deludono. Tra queste c'è l'Iglesia de Santo Tomas de Canterbury, uno dei pochi santi inglesi ad avere una chiesa in Spagna (ce n'è un'altra a Caldas de Rei sul Camino Portugués). Le altre due sono la Iglesia de los Padres Franciscanos (San Francisco) e la Parroquia de San Nicolás de Bari.
C'è anche un meraviglioso piccolo museo, il Museo de la Historia Urbana de Aviles (di fronte a San Francisco), che riesce a dipingere un quadro della storia di Avilés. È piccolo e ben organizzato e richiede meno di un'ora per essere visitato.
Anche se Avilés affonda le sue radici nella preistoria (vedi museo), fu solo quando il re Alfonso III riconobbe la sua importanza come principale porto delle Asturie che la crescita prese il via, iniziando con la costruzione di mura difensive per tenere lontani i Normanni. Le mura non ci sono più, essendo durate fino al 1818, ma anche i normanni non ci sono più.
Uno degli uomini di mare più famosi della città, e ce ne sono stati molti, è Pedro Menéndez de Avilés. Il 20 settembre catturò Fort Caroline in Florida dai francesi e in seguito fondò la città di Sant'Agustín (la cui festa ricorre proprio il 20, sorpresa delle sorprese). Poco dopo divenne il primo governatore della Florida nel 1565.
La passeggiata attraverso Avilés, adagiata sul fiume, si svolge verso nord. È piacevole rispetto all'altra parte della città e l'unico vero ostacolo è una piccola ma ripida salita poco prima di arrivare a Salinas.
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